Credeva senza riserve nell’ideologia sovietica, ma inventò un’arte
che ha segnato in maniera originale il Novecento russo.
Aleksandr Dejneka. Il pittore che cercava l’homo novus comunista
Credeva senza riserve nell’ideologia sovietica, ma inventò un’arte
che ha segnato in maniera originale il Novecento russo.
Aleksandr Dejneka. Il pittore che cercava l’homo novus comunista
Lo studioso della cultura sovietica ha elaborato una originale ipotesi sulla fine dell’Urss.
Poeta e attore, cantautore e ubriacone. Soprattutto spirito libero nell’Unione Sovietica.
La giustizia secondo Andrej Vyshinskij.
1994, dopo vent’anni Solzhenicyn ritorna in una Russia apatica e stanca. Ora passeggia, non riconosciuto, per le strade di Mosca.
L’ideale del profeta dell’anticomunismo non era certo l’Occidente. Giunto in America si costruì il suo pezzo di Russia, e vi si isolò.
Quando Arcipelago Gulag uscì in Occidente qualcuno disse che, visti dalla Russia, “noi sembriamo tutti inesorabilmente dei cretini”.
Il giovane Solzhenicyn che in un lager incontrò la parte migliore della Russia e, con l’aiuto di Chruscëv, cominciò a raccontare.